Diete di costume: rischi e benefici

Ci vuole molta dedizione anche per arrivare in forma all’appuntamento estivo. Fondamentale è mantenersi fedeli a stili di vita e comportamenti alimentari sani per tutto l’anno e non solo nelle poche settimane che precedono la vacanza. La corsa alla linea perfetta in poco tempo, con diete “astruse” spesso restrittive, non solo non è salutare, ma non garantisce neppure risultati sperati e duraturi nel tempo. Ogni azione intrapresa per la riacquisizione di una migliore forma fisica, in prossimità dell’estate, va studiata e pianificata con professionisti abilitati, capaci di elaborare una soluzione dietetica personalizzata per raggiungere i risultati desiderati in un arco di tempo ragionevole mantenendo il più possibile un elevato stato di benessere.
In questo contesto esiste però una valida soluzione last minute per chi avesse la necessità di perdere quei pochi chili di troppo “urgentemente” in vista della fatidica prova costume. Questa alternativa è rappresentata dalla Dieta Chetogenica, ovvero un regime alimentare dimagrante, da adottare sempre con la supervisione di un nutrizionista, che ha il pregio di agire velocemente sulla perdita di peso ma in modalità controllata. Tale modello, caratterizzato da un buon intake proteico e un bassissimo apporto glucidico, si basa sulla cosiddetta chetosi ossia un processo in cui l’organismo, dopo aver esaurito la scorta di zuccheri a sua disposizione, è portato a consumare le riserve accumulate sotto forma di grassi, agevolando così la perdita di peso spesso accumulata sotto forma di grasso localizzato.
Nella fattispecie lo schema dietetico di questo modello dimagrante è caratterizzato dall’utilizzo di una elevata, ma non esagerata, quota proteica, una ridottissima quota di zuccheri (sono concessi solo quelli presenti nelle verdure e negli ortaggi a più basso indice glicemico), un’adeguata quota di lipidi (piccole quantità di olio extravergine di oliva per condire gli alimenti) unitamente ad una integrazione costituita da una miscela amminoacidica con aggiunta di minerali e vitamine, antiossidanti di esclusiva prescrizione del nutrizionista a supporto della quota proteica alimentare.
Grazie alla modesta chetosi indotta da questo approccio dietetico si ottiene una riduzione della sensazione di fame, contribuendo ad evitare l’abbandono del trattamento e attuare modifiche dello stile di vita in senso salutistico. L’induzione della chetosi può portare però, nei primi giorni di terapia, a piccoli effetti collaterali come alitosi, stipsi e cefalea che si risolvono spontaneamente nelle successive 72 ore. Alcuni pazienti riferiscono anche ridotta tolleranza al freddo e vertigini posturali.
Tuttavia, si può sostenere che i molteplici vantaggi offerti da questo approccio dietetico siano superiori ai piccoli svantaggi, purché questi siano attentamente controllati a livello medico-scientifico e il metodo sia seguito correttamente.
Ma attenzione! La dieta chetogenica non è per tutti. Non è indicata per chi soffre di: diabete di tipo 1, insufficienza renale, insufficienza epatica grave e cardiaca, gravidanza ed allattamento, neoplasie evolutive, disordini alimentari da alimentazione compulsiva e disturbi psichiatrici gravi nonché ictus pregressi.
Un altro approccio dietetico che potrebbe risultare vincente è quello del Digiuno Intermittente. Si basa sulla creazione di un lasso di tempo in cui, non assumendo nutrienti, il corpo sia stimolato al rilascio dei mediatori che favoriscono la riduzione dei depositi adiposi.
Il Digiuno Intermittente ha effetti positivi sullo stato infiammatorio, sul sistema immunitario e sui fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. È efficace nel breve termine sulla perdita ponderale, sul miglioramento dei fattori di rischio per il diabete di tipo 2. Inoltre, stimola il sonno e favorisce il buon riposo, oltre a potenziare le funzioni cognitive. Recentemente è stato enfatizzato il ruolo del digiuno nella terapia oncologica, sia per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia, sia per ritardare la crescita delle cellule malate.
Attualmente il protocollo più in voga è il modello 16:8 (16 ore digiuno/8 ore pasti): nell’arco della giornata è previsto un digiuno di 16 ore e una finestra di 8 ore in cui ci si alimenta. Si può praticare ogni giorno ma, allo stesso tempo, può essere eseguito anche solo 1, 2 o 3 giorni alla settimana. Una tipica giornata potrebbe essere organizzata saltando la colazione della mattina e consumando il cibo a partire dalle ore 12:00 e terminando alle ore 20:00, in modo da collocare in questa fascia oraria la finestra di alimentazione. Altri potrebbero invece preferire una buona colazione (ad esempio alle ore 7:00); fare un secondo pasto a metà mattina, per poi concludere la fase di alimentazione con un terzo pasto verso le 13:00-14:00. Da quest’ora in poi inizia la fase di digiuno che dura fino alla mattina seguente.
Comunque, come per tutti i protocolli, per migliorare l’effetto terapeutico riducendo i rischi di effetti collaterali, è necessario non autogestirsi ma avere uno stretto controllo medico e un periodico monitoraggio dell’aderenza alle indicazioni, delle condizioni cliniche e di eventuali dati ematochimici.
Cosa dire, infine, degli integratori? Possono contribuire al raggiungimento del peso forma in preparazione dell’estate?
Gli integratori non devono essere considerati dei sostituti del pasto; rischio che, invece, spesso si cela dietro il loro utilizzo. Sono sostanze che nascono per completare il fabbisogno dietetico laddove ci sia un deficit di nutrienti oppure potenziarne l’intake in vista di un evento particolare come, ad esempio, drenare i liquidi in eccesso nei periodi estivi oppure reintegrare i minerali persi con la sudorazione o ancora supportare la spossatezza di tale periodo. Per non incorrere in rischi il consiglio per tutti resta quello di rivolgersi al nutrizionista di fiducia per farsi consigliare e seguire nel percorso terapeutico, senza procedere in autonomia all’acquisto e all’utilizzo di prodotti che, seppur da banco, hanno sempre un’azione sull’organismo.
Ceccarelli Maurizio, Raselli Sara, Il potere degli aminoacidi, dimagrire in salute con Dieta Combinata, SICS, Marzo 2017.
Nutri e Previeni – mensile n. 5, anno II, giugno 2016 – GMP Periodici in partnership con Kekoa Publishing.